Tale elemento deve mantenere una proporzione di sete moduli di larghezza e nove moduli di altezza, nella cui area, detta campo, avvengono le varie suddivisioni.
Il campo dello stemma di Valle di Maddaloni, risulta di tipo troncato, ossia suddiviso in due registri orizzontali, tale tipologia di suddivisione appare per la prima volta, tra gli stemmi e gonfaloni, nel XIV sec. Nel registro superiore è presente l’Annunciazione, con a sinistra l’Arcangelo Gabriele e a destra, in genuflessione, la Beata Vergine Maria. Fa da sfondo, a tale campo, una campitura verde, indice di vittoria, onore e abbondanza. Nel registro inferiore, invece, è presente un castello in muratura a tre torri, cinque finestre ed una porta centrale, simbolo di nobiltà e potestà feudale, il tutto su di un campitura blu, simbolo di gloria virtù e fermezza, tonalità molto presente negli stemmi comunali. Ai lati di detto castello è presente la scritta “Valle”, che per ragioni di “equilibrio” è stata suddivisa per entrambi i lati.
Il gonfalone, rispetta in pieno le caratteristiche dettate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri , ossia deve essere composto da una drappo rettangolare di cm. 90 x 180, il campo interno deve essere riempito da uno o più colori degli smalti, nel nostro caso specifico risulta di colore rosso porpora, indice di vittoria e pace. Il drappo è sospeso, tramite un bilico mobile, ad un’asta con bullette poste a spirale e terminante con una punta di freccia. Di forma rettangolare terminante in basso a punta, presenta un’iscrizione centrata conversa verso il basso COMUNE mentre nella riga sottostante DI. L’iscrizione sovrasta una corona turrita composta da un cerchio d’oro aperto, nella quale cortina sono presenti due cordate, con otto posterle ciascuna, di cui solo cinque visibili per piano, il tutto terminante con otto torri, anch’esse visibili solo cinque, riunite tra loro da una cortina muraria, il tutto in color oro e nero. Segue verso il basso lo scudo dello stemma del Comune, che sovrasta due racemi legati tra loro in basso a centro da un nastro a coccarda. Il ramo di sinistra raffigura la palma, simbolo della vittoria e pace, mentre il ramo di destra raffigura la quercia, simbolo di forza, nobiltà e potenza. In basso si chiude il tutto con un’iscrizione centrata conversa verso l’alto recante VALLE DI MADDALONI. La scritta, come vuole il decreto, si presenta con lettere maiuscole romane posta al di sotto dello scudo. Il gonfalone termina con una frange d’orata.
Come già precedentemente descritto, non si hanno, allo stato attuale, dati inerenti alla storia dello stemma di Valle di Maddaloni, ma da un’analisi stilistica possiamo affermare che lo stemma racchiude in se la storia dell’abitato. Infatti la presenza dell’Annunciazione ci ricorda che il Comune fu, a partire dal 1490, feudo dell’Annunziata di Napoli, tale feudalità viene raffigurata dal castello, un indice cronologico, seppur approssimativo, è dato dalla scritta stessa di Valle, suddivisa per entrambi i lati in VA – LLE, l’errore grammaticale sembra relativo ad un’epoca in cui tale regola risulta legata ad una lingua ancora in fase evolutiva. Non vi sono, invece, elementi relativi al periodo borbonico, mentre la scritta Valle di Maddaloni, sembra appartenere agli inizi della seconda metà dell’800, quando col Decreto n° 946 del 26 Ottobre 1862, Valle in provincia di Terra di Lavoro, assunse il nome appunto di Valle di Maddaloni . La tipologia di corona raffigurata, indica, il titolo acquisito dall’abitato, ossia, di Città, anche se non si hanno notizie a riguardo. In conclusione, sembra poter suddividere il Gonfalone in due elementi ben distinti cronologicamente, ossia, lo Stemma centrale relativo al periodo pre-borbonico, mentre il restante del Gonfalone ad un periodo post-unitario.
Ernesto Izzo
Pagina aggiornata il 26/06/2024